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  dal 6-3-2004

Chi e' Roberto Delle Curti

Per alcuni e' un megalomane, per altri un dio dei cavi, un ingegnere, un alchimista e per altri ancora uno che parla con la materia e lo Spirito, qualcuno lo ritiene un genio, qualche altro lo ha paragonato al Nicola Tesla dell'audio, per altri invece e' uno che va controcorrente, che non accetta compromessi e dell'audio e della musica ne fa una sua filosofia di vita. Sentiamo cosa egli ha da dire di se'. 

Di seguito vengono riportati gli studi, i progetti eseguiti per lavoro e non, i contatti con Paul Klipsch, con Ing. Prato, Pininfarina, Majandi, Ken Ishiwata, Chiomenti ed altri ancora. Come e' nata l'idea della sala audio  e del subwoofer a tromba piu' grande del mondo - vengono riportate le tecniche adottate.  Altri fatti paralleli che sconvolgono la sua vita lo vedono ritornare nei posti della sua infanzia per una ricerca approfondita di se stesso. Una storia semplice e complessa nello stesso tempo che lo vede completamente cambiare vita nell'intorno dell'anno 2000.  La crisi della mente razionale,  la verifica dei riferimenti errati lo portano a scoprire nuove conoscenze ed ad impegnarsi in campi terapeutici  (e non), seguendo scienze alternative. Viene riportato come arriva al concetto di Distorsione Temporale dei sistemi audio e perche' introduce il filtro a fase zero e la direttivita' costante. Come e perche' nascono i suoi diffusori, il pre-phono Rubina ed il PREFONO QUANTICO, come realizza la STEREOFONIA TRIDIMENSIONALE, gli amplificatori BLU EYES in classe A dinamica mai sperimentata prima su dei Single Ended, l'introduzione nell'ottobre 2009 dell'AMPLIFICATORE VERO con amplificazione in tensione a soli trasformatori, e nel 2010 all'AMPLIFICATORE QUANTICO con trasformatori a risonanza QUANTICA, ed infine l'Acceleratore di particelle di massa ZERO  per trasmissione dati che dimostra l'esistenza del CAMPO UNICO (il campo di Dio) che trascende tutte le leggi matematiche e della fisica quantistica oggi conosciuta, una sorta di "macchina del tempo applicata alle informazioni". Da qui sintetizza l'equazione della relativita' ristretta di Einstein (E= mc2) e formula l'EQUAZIONE UNIVERSALE che mette insieme tutti gli universi, con una PALESE dimostrazione scientifico/matematica/deduttiva dell'ESISTENZA di DIO e di come Egli ci "crea, forma e modella", mantenendoci liberi in un ristretto "intorno", e come vive oggi.

Di seguito una breve biografia a solo scopo  informativo chiarificatore per chi ne e' interessato.

Agosto 2009, la pubblicazione sulla rivista: La Repubblica

 

Introduzione - Il primo motore elettrico, la prima radio, la prima chitarra, la vena artistica e i primi premi... e gia' Pininfarina.... poi l'Australia.

Roberto Delle Curti nasce nel Novembre del 1954 a Busto Arsizio, dove frequenta la scuola elementare ed in 4a costruisce il suo primo telegrafo. La sua famiglia si trasferisce a Torino gestendo un'enoteca. Qui in 2a media costruisce il suo primo motore elettrico, inizia i primi studi sui circuiti accordati ed assembla la sua prima radio a galena, passando poi ai transistor e valvole.  Nel '67 compera la sua prima chitarra. Si applica inoltre negli studi dei terreni facendo le prime analisi chimiche sulla loro composizione. La  mineralogia diventa una grande passione. In 3a media inizia a battere con i manici dei lunghi pennelli usati in educazione artistica sulle scatole vuote delle scarpe ai ritmi di Hey Jude e Jumping Jack Flash. Decide di intraprendere Geologia alle superiori. La prof. di artistica si arrabbia. La 3a media infatti l'aveva terminata con un 10 in artistica avendo iniziato anche a dipingere quadri del Caravaggio e la Gioconda e, partecipando poi ad un concorso di pittura organizzato tra tutte le scuole di Torino, aveva vinto il primo premio presentando la scultura di un "busto di faraone" (5° premio considerando anche tutti i dipinti presentati). Ma non sarebbe avvenuta nessuna delle cose, perche' nel '69 deve dare gli esami in anticipo di 3 mesi del primo anno di Istituto Tecnico all' ITIS PININFARINA dove si era appena iscritto.  Suo padre infatti decide di emigrare in Australia nell'Aprile dello stesso anno. La prof di lettere delle superiori ed i suoi compagni gli regalano per ricordo un libro sulla vita di Pininfarina. Permane nel Nuovo Continente per circa un anno e mezzo continuando le superiori in inglese. Durante l'apertura del nuovo Parco Nazionale di Katherine (Northern Territory) dove risiedeva, viene selezionato per dipingere delle grosse tavole da esterno rappresentanti la fauna ornitologica del territorio (click per alcuni dipinti posteriori), per metterne in risalto i magnifici colori, ma la nostalgia dovuta alla lontananza dagli amici e dal paese di origine e' parzialmente colmata dall'ascolto delle canzoni dei Beatles (che ai tempi si ascoltavano sui 45 giri o LP sui giradischi portatili o sul K7 Philips). Perfeziona la lingua inglese che gli serve anche per capirne i testi, ma la chitarra era rimasta in Italia. Inizia a scoprire i "messaggi velati" nelle canzoni di George Harrison meditandoli nel mezzo del deserto Australiano. Frequenta anche tribu' aborigene gia' ai tempi emarginate vivendo anch'egli il razzismo del popolo australiano verso gli immigrati. Finisce con l'anticipo di 2 mesi la 3a superiore e ritorna da solo a Busto Arsizio nel settembre '70 per completare le scuole tecniche. In Italia non gli riconoscono gli studi ed e' costretto a ricominciare dalla 2a ITIS.

Roberto viene scelto all'eta' di 8 anni (1962 - terza elementare), tra tutti gli scolari della scuola, per la recita della poesia  durante la visita dell'allora MINISTRO dell'ISTRUZIONE GUI all'inaugurazione della nuova scuola elementare Ermenegilda Rossi di Borsano di Busto Arsizio.

5 Novembre                                        Anno scolastico 1962

Inaugurazione della scuola elementare "Ermenegilda Rossi di Borsano". A Robertino con l'augurio che sia sempre piu' assiduo ed attento così come richiedono la sua spiccata intelligenza e l'innata vivacita'

il maestro di II a e III a - Virgilio Di Lonardo (che si ricorda ancora di lui n.d.rdc)

 

Roberto viene scelto all'eta' di 9 anni, tra tutti i partecipanti della scuola estiva, per la presentazione dei ringraziamenti all'allora sindaco di Busto Arsizo Rossi accompagnato da altre autorita' comunali alla visita della colonia di Alassio. I ringraziamento erano in dialetto bustocco.

   

La passione per la musica

A 16 anni si ricompera la seconda chitarra e prende qualche lezione, poi continua un po' meno seriamente ma con assiduita' come autodidatta nell'uso dello  strumento ed inizia a comporre canzoni. Nel frattempo inizia la passione per la prima Alta Fedelta' passando dal vecchio K7 Philips (preso anni prima a Torino) a un radioregistratore Sanyo e seguendo attentamente le riviste di elettronica di allora inizia la passione per la costruzione dei primi amplificatori. Durante gli studi ha la possibilita' di collaborare assiduamente con Buzzi Radio (gia' ai tempi rivenditore Hi-Fi)  per imparare qualcosa di piu' e dove vengono rivenduti i primi amplificatori Marantz, SAE e i primi diffusori AR in Italia. Nel '73 conosce Paola, la ragazza che un giorno diventera' sua moglie. I suoi primi veri diffusori sono le AR6, acquistate dopo un periodo di lavoro in Svizzera tedesca, che pilota con un ampli da 50 watt/ch precedentemente costruito su schema di Nuova Elettronica ed il primo "piatto" e' il Thorens TD160 con testina SHURE M75E che "vede" a valle lo stadio pre-fono DYNACO autocostruito. Passera' piu' avanti alla Ortophon MC 20 con trasformatore di step-up. Inizia a leggere le riviste Stereoplay e Suono che colleziona ed attraverso gli schemi forniti negli apparecchi di cui chiedeva copia ai facoltosi clienti di Buzzi di allora, inizia a cimentarsi nella costruzione di amplificatori piu' impegnativi come il Marantz 1120, il pre 3300 ed il Marantz 250. Con innumerevoli sforzi economici da studente continua imperterrito il cambio dei diffusori, passando dalle AR6 alle AR2Ax alle AR11. Inizia a sperimentare in quegli anni la connessione a ponte degli amplificatori (1973), per ridurne la distorsione di 2a armonica e raddoppiarne la potenza. Inizia a suonare la chitarra e l'armonium in chiesa impegnandosi anche in parrocchia.

Gli studi

Finisce di diplomarsi in Elettronica all'ITIS di Gallarate nell'anno '74, con la votazione di 60/60. Le condizioni economiche non gli danno la possibilita' di continuare gli studi universitari, quindi, dopo aver rinunciato all'impiego presso la TELESPAZIO che lo aveva chiamato alla base di GERA di LARIO (CO), per non allontanarsi da casa, si impiega come progettista nel laboratorio ricerche in una affermata azienda di elettronica industriale di Busto Arsizio (iscrivendosi intanto alla facolta' di Fisica di Milano) dove amplia gli studi sia nel campo dell'elettronica digitale (3 anni) ed analogica (per altri 4 anni). In particolare si applica nella progettazione di azionamenti in Corrente Continua ed Inverter per motori AC, dove, per le applicazioni fornite dall'azienda ai propri clienti, gli danno la possibilita' di sviscerare a fondo, sul campo, l'utilizzo delle reti di controreazione a uno, due o tre anelli interni e contemporanei sia con Circuiti Operazionali che  Digitali per applicazioni su macchine industriali, torni a controllo numerico ecc. Gli impegni di lavoro lo costringono a rinunciare all'Universita'.

La passione per la riproduzione sonora e la registrazione dal vivo.

Essendo molto appassionato di registrazioni e di musica continua a costruire numerosi apparecchi come il dbx (prende il primo premio partecipando alla Posta Concorso della rivista Stereoplay/Suono),  dei quali ne costruira' diversi in FULL-ENCODE DECODE system a 4 canali da usare per le proprie registrazioni ed il "transient noise reduction system" della SAE (SAE 5000) da applicare ora al suo pre autocostruito su schema Marantz 3300. Numerosi altri amplificatori iniziano ad essere costruiti e sperimentati. Passa in quegli anni dalle AR LST (acquistate usate a 820.000 lire nel '73 in rate di 100.000 lire) alle Klipsh Heresy I, mantenendo entrambi i diffusori. Si sposa nel '78 con la moglie Paola, che a differenza di lui ha studiato pianoforte.

 

Foto: Roberto Delle Curti - posta concorso STEREOPLAY ANNO VIII N.64 - Marzo 1979 - copyright GRUPPO EDITORIALE SUONO

 

 

 

Il DAF-10 - Mitsubishi vinto alla POSTA CONCORSO (valore 510.000 lire nel 1979)  ancora esistente ed attivo, venne piu' avanti modificato da Roberto (1985) per il monitoraggio del trasmettitore locale "fuori frequenza" utilizzato come ponte radio (da lui stesso costruito) per la radio privata parrocchiale insieme ad una interfaccia/ controllore (basato su un PC - Commodore 64 il cui SW fu scritto dall'amico Ermanno Ing. Cerutti oggi direttore responsabile sicurezza ed ecologia MASCIONI gruppo Bassetti -  quando i primi PC M20/M24 Olivetti in PC-DOS arrivarono nell'83-84) per la gestione di registratori  servoassistiti a cassetta, per la trasmissione via etere di canzoni in modo random e la gestione di notiziari preregistrati.

 

Le telecomunicazioni, le prime due figlie e la Fender Stratocaster

Nell'82 lascia il ramo industriale per dedicarsi alle telecomunicazioni. In quest'anno nasce LAURA la prima figlia, a cui dedica una bellissima canzone di cui  sono suoi sia musica che testi. Sua moglie gli regala la sua prima chitarra elettrica, una Fender STRATOCASTER 25° ANNIVERSARY. Per anni lavora sia come Sistemista di trasmissione dati così come nel laboratorio di progettazione della A.R.E. (Applicazioni Radio Elettroniche) azienda leader nel settore RADIO e Trasmissione DATI dal dopoguerra. Inizia anche ad interessarsi di trasmissioni radio e satellitari. Passa gli esami di RadioAmatore. Costruisce la radio privata parrocchiale e si impegna in vari ambiti tra cui quello Missionario  e quello per il recupero dei tossico-dipendenti. Nell'84 nasce la seconda figlia Diana. Nell'86 dopo un decennio cambia parrocchia per divergenze con l'autorita' sui concetti di Missionarieta'.

L'esperienza maturata nel lavoro lo porta a spostarsi poi in altre aziende del settore.  Possibilita' economiche un po' piu' rilassanti lo vedono acquistare le Belle Klipsh e successivamente un paio di Klipsch Horn usate sperimentando la stereofonia con canale centrale suggerita da Klipsch. Nel '89 diventa responsabile tecnico di progettazione di reti telematiche in Redco Telematica e successivamente responsabile Marketing e Marketing strategico della stessa azienda.

I progetti eseguiti e le varie esperienze di lavoro

In questa azienda (89-98), la progettazione di reti complesse che girano su protocolli BSC, SNA, TCP-IP ed altri, diventano pane di tutti i giorni, studiando reti per trasmissione contemporanea di DATI, immagini, fonia e trasmissione FAX sia su LAN o PC, verso linee terrestri e satellitari o in ponte radio, dirette o in back-up per grossi clienti sia Italiani che Europei (come p.e. lo studio per  Telespazio delle connessioni via satellite delle basi Arianne nelle 5 sedi dei 5 continenti, o altre per Alenia, AEM Torino, Infostrada, vari Aereoporti, Wind, Societa' Bancarie ed assicurative, Protezione civile, questi solo alcuni nomi). Un curioso dettaglio tra tanti: e' per forza di cose, responsabile della connessione via canale telefonico in diretta (attraverso il primo telefono satellitare a valigetta)  di immagini e fonia simultanei,  tra la base del EVK2 CNR a 5200 metri sull'Himalaya (dove c'era il famoso alpinista italiano Da Polenza) e il ristorante di Gualtiero Marchesi in Pza Duono a Milano, in una serata di gala sponsorizzata da Saporiti (il fornitore dei mobili del campo base dell'Everest). A quel tempo i PC erano basati ancora sui 286. Internet non esisteva ancora come realta' popolare, ma solo come rete militare Arpanet.

 

Il contatto con Paul W. Klipsch

La lettera di Paul W. Klipsch

Acquista il suo primo TASCAM 4 piste e si diletta ad incidere le proprie canzoni, facendosi aiutare al basso da suo cugino ormai professionista nel campo a livelli elevati. Nel '91 scrive a Paul Klipsch, dopo avergli mandato una sua lunga lettera tradotta dall'Italiano all'inglese che era stata pubblicata su STEREOPLAY nel Dic. '90. Paul Klipsch in persona gli risponde ringraziandolo ed inviandogli una lunga documentazione di tecnica audio scritta nel corso della sua vita e pubblicata nelle sue AUDIO PAPERS e nelle white papers DOPE FROM HOPE (due libri in pratica). Nel '93 nasce la terza figlia Erica.  Si costruisce la prima sala audio nella cantina di casa gia' abbastanza ampia, insonorizzandola.

Il primo diffusore con filtri di crossover

Durante la permanenza in Redco Telematica, si accinge a costruire il suo primo diffusore con componenti ESB che giacevano in cantina e da qualche anno recuperati dalla sua precedente automobile. Dopo aver recuperato lo schema del crossover da un diffusore della stessa casa che utilizzava gli stessi componenti, ne assembla il mobile. Non soddisfatto del risultato sonico (il paragone era verso le Klipsch Heresy II) si accinge a studiare un diffusore da se'. Inizia intanto la ricerca di un falegname e si cimenta nei primi studi di acustica e dell'alta efficienza e piu' in particolare delle trombe. Nel 1996 si trova a contatto con la falegnameria che costruisce i mobili Aliante pininfarina, RCF (la serie Mitho), Diapason (la serie Micra), Precide, Suprem, Audibilia ed altri costruttori ancora. Inizia così per hobby la costruzione dei primi diffusori utilizzando tutte le tecniche SW ed HW disponibili sul mercato, progettando i  primi filtri di crossover per ottenere la massima linearita' ad un metro di distanza. Nonostante le scelte corrette, rispettando tutti i canoni studiati sui libri di acustica suonavano malissimo. Continua allora gli studi sull'emissione sonora e deposita poi un brevetto sulla EQUALIZZAZIONE DINAMICA DELLA RISPOSTA (EFD).

La falegnameria e l'incontro con l'ing. Prato e l'Ing. Pininfarina

Appassionandosi sempre di piu' all'acustica, decide di subentrare come socio di maggioranza nella falegnameria e di conseguenza come Amministratore. Conosce l'ing. Prato, diventato così suo cliente. All'inizio del '97, decidono insieme di fondare l'Aliante s.r.l. al fine di ottenere una distribuzione piu' capillare dei prodotti Aliante pininfarina. Nella sede viene costruita una grande sala audio per ascolti e prove di diffusori Aliante e Royal Device (marchio che intanto nasceva attraverso la serie Legend ed il primo modello Diana) ed altri diffusori tra cui anche delle mastodontiche Martin Logan di Roberto per fare ascolti comparativi gia' utilizzando ormai solo valvolari. Nel '98 lascia definitivamente la Redco Telematica con la quale ha continuato a collaborare in parallelo per quasi 2 anni. Inizia intensamente a lavorare sia sui mobili dei diffusori acustici che sulla parte elettrica degli stessi che sulle trombe. Il lavoro con l'ing. Prato, lo porta ad acquisire nuove conoscenze nel campo audio. Collabora con l'Ing. Pininfarina  (e con Ing. Prato sempre presente) nel progetto della costruzione del mobile per il primo diffusore da pavimento Aliante LINEA pininfarina.

 

 

 

 

Nella foto al Centro Stile Pininfarina, Roberto spiega all'ing. Paolo Pininfarina le varie fasi di lavorazione del diffusore ALIANTE LINEA per ottenere il risultato da loro studiato. 

Gli incontri con Ken Ishiwata (Marantz)

Nel '98  attraverso Silvio Delfino allora export manager Aliante  (ex direttore della rivista SUONO e poi collaboraore ella rivista FEDELTA' del SUONO), incontra l'ing. Majandi  conoscitore ed appassionato di trombe e alte potenze da utilizzare sui palchi all'aperto e nelle discoteche. Majandi gli passa un vecchio progetto e da questo nasce il primo modello ERICA che utilizza un 13 cm con cono in carta su progetto dello stesso Majandi. Roberto non e' soddisfatto della resa delle ERICA e ne modifica poi il woofer ed il carico posteriore presentandole al CES di LAS VEGAS nel '99 con un filtro minimale insieme alle DIANA e a tutta la serie ALIANTE Pininfarina. Sempre tramite Silvio, si incontrera' piu' avanti con Ken Ishiwata per discutere sia del futuro dell'alta fedelta' sia della possibilita' di implementare il brevetto EFD nei CD Player. Si riscontra una difficolta' nella scrittura degli algoritmi SW per variare l'ampiezza del segnale senza variarne la fase in modo sostanziale. Altri incontri seguiranno poi negli uffici del centro stile Pininfarina.

Nella foto uno degli incontri tra Ken Ishiwata - Marantz (a sinistra), Roberto Delle Curti (in centro) e Silvio Delfino (a destra)  negli uffici Aliante

   

Dalla modifica delle Erica nasce il primo diffusore LAURA  che adotta la tromba RD-HORN ed il WOOFER da 21 cm con cono in carta messo a punto da Roberto stesso per il modello DIANA. Il WOOFER e' diretto  con il solo filtro per la tromba. Suo e' anche il programma a pantografo per intagliare da 2 blocchi di massello la tromba RD-HORN.

L'idea della sala audio Royal Device

Dopo la realizzazione del diffusore LAURA, di cui era pronto un articolo che sarebbe dovuto comparire su CHF come KIT, si fa strada la possibilita' di costruirsi una sala audio personale piu' grande delle due precedenti nella quale trovera' posto il subwoofer a doppia tromba piu' grande del mondo. Diversi incontri con Majandi ed e' di una domenica sera dell'inizio  '99 la decisione sul posizionamento del SUB e la conformazione dello stesso. Roberto decide invece di non adottare il consiglio di Majandi sull'utilizzo di 9 WF delle LAURA in modalita' DIPOLO verticale pilotate da altrettanti ampli "Scherzo" dell'Ing. Luca Chiomenti.

Roberto diceva questo piu' che altro per una scorrelazione di fasi acustiche al punto di ascolto data la minima distanza: solo 6 metri. Majandi invece era abituato ai grandi spazi negli stadi ed aveva dimenticato questo piccolo particolare e pensava di abbinare il tutto ad  una tromba per i medio-alti alta circa un metro e mezzo e larga pochi cm da mettere in verticale per il controllo della direttivita', tromba ancora tutta da costruire. Roberto allora  gli mostra la soluzione gia' pensata e provata nella sala audio Aliante: 4 Laura in D'appolito con tromba centrale RD HORN con taglio molto spostato in alto per ogni canale, il tutto caricato lateralmente per un controllo della direttivita'.  Majandi ritiene ottima l'idea ed aggiunge di posizionare 8 diffusori per parte invece che 4, per aumentare l'efficienza totale del sistema acustico. Si conclude dicendo di aggiungere un centrale di almeno 4 diffusori per focalizzare meglio il centro data la notevole distanza dei due canali laterali, recuperando i segnali in "modo differenziale" dalle uscite stereo. I 20 diffusori c'erano (quelli destinati ai primi KIT che erano gia' pronti), per cui Roberto pensa di utilizzarli per se'. Il diffusore Laura poi non uscira' piu' in KIT. Le dimensioni della sala audio Royal Device vengono calcolate per evitare la sovrapposizione delle stazionarie attraverso un SW scritto da Roberto ed un suo amico.

Nella foto le prime prove nella sala audio Aliante del sistema poi adottato per la prima sala Royal Device. Le 4 Laura in d'Appolito con tromba centrale, pilotate da un Single Ended Parallelo No F.B. dell'Ing. Luca Chiomenti. La seconda tromba e' solo per appoggiare i diffusori superiori.

L'amico Luca Chiomenti

Da tempo si faceva strada nella mente di Roberto il concetto di NO FEED BACK e NO CROSSOVER e contatta Luca Chiomenti gia' suo amico da tempo, per mettere a punto i dettagli sull'amplificazione della futura sala. In una seduta si decide il tipo di amplificazione da adottare. Luca progetta appositamente per quella che poi verra' chiamata definitivamente "Sala Audio Royal Device" i due amplificatori in P.P. in classe A con i triodi 6B4 da 12/17 watt e consiglia un suo amplificatore a triodo in S.E. in bi-amplificazione per le due trombe RD-HORN utilizzando un filtro passivo all'ingresso dello stesso, mentre a Roberto rimane un altro non inferiore onere: il progetto del preamplificatore per il pilotaggio dei 3 ampli.

Le tecniche adottate nella sala audio

Durante la costruzione della sala (tutto il '99), Roberto sperimenta altre tecniche di insonorizzazione acustica e inizia a mettere a punto sistemi per ridurre al minimo le stazionarie al punto di ascolto, le riflessioni delle pareti ed il convogliamento dell'uscita del SUB sempre verso il punto di ascolto attraverso dei "convogliatori" sul soffitto e sfruttando i pannelli laterali delle Laura come estensione della bocca della tromba sul pavimento. Adotta inoltre le tecniche sperimentate nell'olografia per costruirsi un piccolo sistema antisismico sotto il CDP che, nonostante poggiasse su un cubo di cemento armato (90 x 90 x 100 cm) delle fondamenta della casa, aveva comunque dei grossi problemi di lettura. Roberto aveva capito che il problema non si sarebbe risolto comunque utilizzando una meccanica separata anche se 10 volte piu' sofisticata e costosa dell'allora  Marantz CD63, le pressioni erano troppo elevate anche in quel punto. Quindi come al solito, segue il suo intuito e dopo diverse prove a confronto con i migliori disaccoppiatori presenti sul mercato, riconosce che nessuno funzionava così bene, adottando il suo sistema in modo definitivo. Un altro punto fermo del sistema era risolto (il feed-back acustico).

Lo studio dei cavi

Mettendo in pratica tutta la sua esperienza nel campo delle telecomunicazioni e dei campi elettromagnetici, mette a punto sia cavi di potenza (per la connessione dei diffusori in sala audio dove  ne girano piu' di 500 metri ) che diversi tipi di cavi di segnale adottandoli diversamente in funzione delle distanze da coprire, rendendosi facilmente conto che il "suono dei cavi" dipende sostanzialmente dall'errata adozione dell'alta impedenza di ingresso utilizzata dalla maggior parte degli amplificatori in commercio (cioe': troppo alta - parlando i cavi di segnale) e parlando di cavi di potenza verso i diffusori acustici, dal fatto che questi modificano sostanzialmente lo smorzamento totale del sistema acustico (cavi di potenza, di alimentazione, nonché filtri di rete  eventualmente inseriti in serie) . Con Luca infatti aveva deciso di abbassare le impedenze di ingresso a valori piu' umani per un piu' corretto trasferimento dei segnali, mentre nella mente di Roberto frullavano gia' i concetti adottati nelle telecomunicazioni  da applicare all'audio: impedenze molto piu' basse con uscite a trasformatori con il carico inserito nell'apparato successivo, come del resto si fa anche nei mixer professionali da palco e da esterno.

Il setup della SALA AUDIO

In 3 mesi circa esegue il set-up della sala audio di cui termina il progetto personalmente mettendo in fase verso il punto di ascolto i 20 diffusori adottando la tecnica dell'altoparlante ellittico. Dagli ascolti escono i fastidi degli ultimi residui di controreazione: il lettore CD!! ma non c'era ancora tempo per dedicarsi alle sorgenti, anche perche' alla fine dell'anno '99 la vita di Roberto viene sconvolta da diversi avvenimenti drammatici che lo porteranno presto a cambiare letteralmente tipo di vita. Neppure la morte del padre nel '96 e diversi problemi con la famiglia di origine lo avevano sconvolto così tanto. Dentro di lui inizia un conflitto che faceva sempre piu' posto al concetto Universale dei Principi contro la mente razionale .

Decide di rimandare l'intervento sul CD ed accetta suo malgrado il limite della sorgente. Il Thorens TD 160 non aveva un preamplificatore PHONO all'altezza di essere connesso ad un sistema che forniva 110 dB (ma forse piu') di efficienza e necessitava di un altro disaccoppiatore sismico. Le vibrazioni nella sala erano infatti troppo alte e la camera di compressione del SUB sollevava ancora il pavimento ed interferiva con il suono emesso. Le interferenze vengono allora zittite con circa 750 Kg di marmo rosa appoggiato sopra la chiusura della stessa a pavimento. Il marmo comunque si sposta nel tempo. Durante una seduta di ascolto con l'amico Silvano Landonio, persona di decennale esperienza nel campo audio ed esperto in registrazioni professionali dal vivo,  ci si accorge che in una sua registrazione il violino centrale ogni tanto si sposta. Il problema viene riconosciuto nella connessione in modalita' "differenziale"  del canale centrale suggerita da Majandi. Poco male, si decide di connettere il canale in stereofonia normale (non in mono sommando le fasi elettriche come suggerito da Klipsch). Il problema fasi che si spostano e' risolto. La presenza del cantante e dello strumento al centro e' semplicemente veritiera, mancherebbe solo di vederlo.

Il sistema audio invece che tanti pezzi da assiemare

Dai primi risultati audio ottenuti, Roberto capisce che ogni possibilita' di ottenere un suono così privo di distorsione acquistando apparecchi di mercato ed assemblandoli alla rinfusa o in diversi tentativi come aveva sempre fatto in passato seguendo questo o quel consiglio o inserendo un pezzo diverso nella catena, non avrebbe mai portato a nulla di buono. Lo stesso valeva per l'utilizzo di un solo diffusore sempre e comunque troppo povero di efficienza per un suono dal vivo privo di distorsione. Si faceva strada nella sua mente che era un problema di SISTEMA COMPLETO  e di scelte radicali di progetto piu' che di pezzi da assiemare di questo o di quel marchio. In fondo progettare sistemi completi nel campo delle telecomunicazioni era sempre stato il suo lavoro. Divento'' quindi solo una conferma. Di esperienza se n'era fatta e riascoltando per l'ultima volta le sue KlipshHorn decide di metterle in vendita, così come le Belle e le Heresy II. Le Martin Logan le regalera' piu' avanti.  Il tempo passa e gli ascolti si fanno numerosi in quello che e' diventato il regno della sua musica.

I riferimenti errati e la mente razionale

Situazioni sconvolgenti si susseguono veloci ed  arrivando alle soglie dell'anno 2000 Roberto, decide di ritornare sui suoi passi rifacendo letteralmente il cammino della sua giovinezza per cercare di capire il significato della sua vita. Ritorna quindi, nel dicembre '99, dopo 30 anni, con la sua famiglia in l'Australia, ripercorrendone i luoghi che tanto gli avevano dato. Al ritorno in Italia, incontra sul suo cammino persone che hanno avuto altri tipi di esperienze che lo portano, durante la sua esperienza di sofferenza, verso "scienze alternative". Inizia a verificare la capacita' del corpo umano di "sentire" oltre l'udibile e "vedere" oltre il visibile.  Si dedica a tutto cio' che ha a che fare con la malattia (pur non avendo nessun male a livello fisico), intraprendendo strade che lo portano verso la conoscenza (e piu' avanti al normale utilizzo) della Radiestesia, Psicometria,  Psicologia, Omeopatia, Pranoterapia, della terapia attraverso la trasmissione dei flussi elettromagnetici ed attraverso la visualizzazione dell'Aura sui corpi umani e sulla materia. 

Fa esperimenti su se stesso e riesce finalmente a sintonizzare cerebralmente lo spettro del campo elettromagnetico emesso dal corpo umano e si esercita a "sentirlo" e a variarne il valore. Si chiarisce in lui che questa tecnica in fondo e' solo quella utilizzata per scopi pranoterapeutici in diverse modalita'. Si sintonizza (ed ormai recepisce come fastidiosi ed insopportabili) anche con i campi elettromagnetici emessi da telefonini e computer. Si esercita anche in presenza di suoni acustici esterni come disturbo in modo da non perder invece la sintonia con il campo emesso dal corpo umano (la fase cerebrale del percepire  l'Aura, che altro non e' che campo elettromagnetico). Entrando piu' addentro nei concetti espressi dalla Fisica Quantistica e Relativistica, inizia a sperimentare le sue nuove conoscenze nel campo dell'elettromagnetismo esteso come una delle 4 Forze che compongono l'Universo e non solo come effetto di corrente elettrica, e chiarisce il concetto dell'AURA (eletromagnetismo = luce). Si aggiorna velocemente sulle filosofie orientali e ne trova la relazione con la fisica quantistica. 

Sull' intenso cammino di questo periodo, ha la possibilita' di incontrare Mario Azzoni (una persona che fa diagnosi sulle persone sia in termini di malattia che di profilo psicologico al solo esame visivo della persona completamente vestita - rivelandone anche i risultati di esami che ha fatto o che fara'). Scopre che la persona non e' affatto un ciarlatano, e non e' neppure un medico, anzi si potrebbe dire un "perfetto analizzatore" del corpo e della mente umana a distanza, dato che si e' solamente invitati a sedersi davanti a lui completamente vestiti senza neppure togliere il cappotto. La diagnosi avviene solo guardando il paziente seduto dietro la sua scrivania. Qualsiasi cosa viene svelata, anche i risultati di analisi che una persona potra' fare dopo 6 mesi, con la sicurezza di un "Database Universale". A Roberto, rivela tutto di lui, e tra le tante cose,  tutte vere (ormai aveva pure intrapreso un'autoanalisi sul proprio profilo psicologico) gli parla anche di un piccolissimo trauma ancora presente al ginocchio avvenuto per una caduta nel lontano '67 a Torino. Roberto non rimane sconvolto, non era andato per la diagnosi, ma nell'intento di trovare l'ennesima conferma di cio' che gia' altre "scienze parallele" gli avevano indicato.

Inizia da qui una ricerca piu' approfondita dei vari fenomeni che la scienza attuale chiama paranormali. Inizia a mettere in relazione i protocolli di trasmissione delle telecomunicazioni, con la base del codice genetico umano, trovando il perche' i 20 amminoacidi sono codificati in base 64 e perche' il Creatore dello stesso abbia introdotto così tanta ridondanza. La medicina non ne parla, nessuno ne sa nulla, ma ormai a Roberto non interessa la dimostrazione di cio' che scopre, non deve certo diventare un premio Nobel o relazionare nulla a nessuno. Capisce che il DNA e' una sede di "trasmissione modificabile" anche durante la vita stessa, (non solo in modo generazionale) e cio' avviene su diversi livelli del protocollo stesso implementato (esattamente come nei protocolli di trasmissione dati utilizzati dagli uomini) e che la modifica avviene in modo elettromagnetico, questa la cosa importante scoperta. Trova anche la relazione  del DNA con i movimenti del sistema solare e dei pianeti che si spostano verso un'altra stella della Galassia formando un moto a spirale. Tutto concorda. Trova significati importanti anche  nelle scienze parallele tanto lasciate in disparte. Verifica l'I-CHING, i tarocchi, e forte appassionato da sempre di Astronomia, verifica le basi dell'astrologia, di numerologia applicata al quadro psicologico di una persona verificando anche gli aspetti legati alla conformazione dello sviluppo del corpo umano (cfr. Lowen) in funzione dei traumi infantili. Verifica le relazioni matematiche legate alle note musicali. Riallaccia tutto trovando i fondamenti dinamici verso la vita nell'Universo.  Gli si chiariscono i concetti della costituzione dell'Universo in attuale espansione. Trova le analogie tra le varie dimensioni  conosciute e sconosciute ed i relativi rapporti di spazio e di tempo tra questi.

Roberto ha la possibilita' di andare da Azzoni per ben 2 volte nel giro di mesi (ai tempi le prenotazioni per le visite erano bloccate a tutto il 2005 ed era solo il 2001).

Comprende il senso vero della malattia e del dolore come fine ultimo dell'espansione dell'Universo: cioe' la riscoperta di se stessi, il cambiamento e la rinascita. Da qui si chiarisce in lui il concetto che ogni terapia non e' esaustiva e nessuna di esse e' in grado di guarire se non c'e' fiducia da parte di chi la utilizza. Trova posto così anche il significato della morte fisica come scelta e non come trauma, così come per la nascita. Roberto ormai e' un fervente credente dell'Autoterapia del corpo e della mente che continuamente applica verso se stesso.

Progetta e realizza un apparato per la cura dell'artrite reumatoide secondo gli studi del Dott. Reinhold Voll da qui, entrando in contatto con un medico specializzato in naturopatia inizia l'analisi delle basi scientifico/relativistiche dell'attuale Vega Test Expert della ditta VEGA. Seguono poi studi sulla bio-risonanza delle cellule secondo le scoperte dell'amata/contestata scienziata canadese Dott.sa Hulda Regehr Clark e sviluppa gratuitamente un apparecchio basato sui campi elettromagnetici emessi da qualsiasi cellula della materia, per la cura di tutte le malattie virali e batteriche e non (tra cui anche il cancro), collaborando con lo stesso medico che glielo richiede espressamente da poter utilizzare sui suoi pazienti, ben consci entrambi che nessuna malattia e' guaribile se non per precisa scelta (anche solo inconscia) del paziente.

Le sue conoscenze lo portano a progettare e sviluppare un sistema piu' sofisticato e forse meglio funzionante (in termini di tempo della terapia) di quello utilizzato dalla Dott.sa Clark stessa. I primi risultati vengono confermati anche dalle analisi ematochimiche fatte sui pazienti con malattie incurate dalla medicina classica dei quali si era verificata in anticipo la propensione alla guarigione. Negli esperimenti che seguono e nelle sue esperienze di radiestesia che porta avanti da solo, ritrova la conferma che il corpo umano e' in grado di recepire frequenze nel campo elettromagnetico che superano quelle uditive e che lo stesso corpo interagisce a livello elettromagnetico con altri corpi e con la materia stessa, qualsiasi sia la sua natura, alterandola definitivamente sia a livello elettromagnetico che a livello subatomico. Trova riscontri anche negli studi della Dott.sa Barbara Ann Brennan (vedi suoi libri sulla terapia attraverso l'Aura). Si applica nella visualizzazione dei primi 3 livelli dell'AURA (fisico, emotivo, intellettuale). 

Questa, ed altre esperienze analoghe in campi meno dettati dalla razionalita', insieme alla  profonda conoscenza di molti Testi Sacri della Chiesa Cattolica, lo portano a verificare alcune relazioni scientifico/filosofiche di molti fatti avvenuti nel corso della storia dell'Umanita'. Gli si chiarisce il perche' nessuno degli apostoli riconosce Cristo dopo la resurrezione, delle 42 generazioni da Abramo a Cristo e di altri fatti mai chiariti da nessuno e resi dogmatici dalla Chiesa Cattolica. La verifica delle relazioni lo portano su una strada piu' ampia della Conoscenza. Cadono tutti i riferimenti scientifico/meccanicistico/razionali su cui si basano le scelte da fare, verificando che non esiste nessuna casualita' nell'Universo. Fa sempre piu' spazio alla metodologia "prima il risultato" e poi eventualmente la dimostrazione.

Trova l'accesso al "Database Universale" ed inizia ad utilizzarlo quando gli serve. Gli si chiariscono meglio tutti i concetti di spazio, di tempo e di Universalita' dei Principi secondo il Principio Unico che espande l'Universo. Si interessa della natura dell'Acqua come fonte di Vita e del cambiamento elettromagnetico della stessa a contatto con altre sostanze verificandone alcune interazioni e la capacita' di questa di apportare guarigioni o di essere utilizzata semplicemente per fini terapeutici. Fa un viaggio a Lourdes per capirne tutti i contesti e la storia, dal punto di vista scientifico e religioso, così verso  fonti di altre acque. Ne trova dei contenuti elettromagnetici completamente diversi da quelli delle ns. acque, studia la capacita' dell'acqua di memorizzare delle informazioni tramite trasferimento di campo elettromagnetico (come su un nastro magnetico) e la possibilita' di cancellarle e trova finalmente la soluzione della capacita' terapeutica di questa che interagisce con il DNA. Si accorge che detta capacita' esiste anche in altri elementi della natura.

Di tutte queste cose però, si accorge con l'esperienza ed il tempo che sono solo delle mere e spoglie illusioni della perversa mente dell'uomo (il diavolo): il pensiero e l'illusione di andare OLTRE per potere dire a se stessi: "e' stata la mia capacita', la mia CONOSCENZA a RISOLVERE il PROBLEMA, la MALATTIA. Io ho fatto il miracolo: non ci vuole questo, ma ci vuole quello. Pero' la volta dopo non funziona più, o se ha funzionato, e' durato poco.

La musica dal vivo

La progettazione dei sistemi audio continua da qui in avanti, in modo completamente diverso, verificandone poi solo i risultati ottenuti. Si rende conto che tutto cio' che e' scritto sui libri di audio (ma non solo) e' solo parzialmente vero,  che detti concetti  vengono quasi sempre applicati in modo errato, dimenticando i limiti dei modelli matematici stessi utilizzati per la dimostrazione e notando molte carenze in materia. Diventa per lui palese il fatto che nessuno prende mai in considerazione un sistema completo  e come riferimento si usa  la riproduzione  fatta da un altro sistema artificiale e non il suono dal vivo (esattamente come faceva lui anni prima): cioe' si fa il paragone con altri impianti o apparati inserendo un nuovo pezzo che altera il sistema artificiale conosciuto (la propria catena audio, il proprio sistema di riferimento). I direttori  delle riviste italiane su carta di audio, pur essendo stati invitati personalmente mai verranno ad ascoltare. 3 su 4 non rispondono neppure all'invito. Su invito di Lucio Cadeddu si iscrive alla Mailing List di TNT-AUDIO e poi anche ad altre ML estere. Qui, tenta di passare dei concetti che ritiene troppo difficili da trasmettere, accorgendosi della limitatezza del mezzo trasmissivo internet e della troppo grande dispersione degli argomenti introdotti dalle varie persone. Arrivano pero' centinaia di mail al giorno sulla richiesta di come farsi dei cavi. Alcuni audiofili vengono invitati ad ascoltare ed alcuni commenti sono riportati nella pagina "commentisala".  Intanto arrivano richieste di possibilita' di ascolto da varie parti del mondo. Piu' avanti mostra in ML che e' semplice eseguire un cavo di segnale di linea e che non sta lì il problema ed allo scopo "regala" il progetto semplice del cavo NO COST "Ponte di Sydney". Dopo poco tempo  esce dalle ML.

L'amico Claudio

Nel 2001 fa riaccordare un vecchio pianoforte tedesco verticale da Claudio Sozzi, un esperto accordatore e rivenditore di pianoforti di Legnano. Si mettono insieme formando un gruppo per suonare. Claudio nell'ascolto dei brani "riprodotti" in sala audio e' in grado di capire il tipo di pianoforte che sta suonando indipendentemente dalla registrazione. Roberto chiama 3 amici di vecchia data con cui aveva gia' suonato ed eseguito alcune registrazioni. La band e' completa. Claudio porta la sua batteria in sala e Roberto nel tempo libero si applica anche in questo strumento. Il divertimento  e' comunque assicurato. Dopo un anno l'affiatamento cresce. Roberto cambia il pianoforte in taverna e prende da Claudio un Bluthner a coda usato, che sceglie per il suono e per la tastiera a lui congeniale, avendo così la possibilita' di meglio perfezionarsi  anche in questo strumento. Poi per motivi diversi ci si ferma per alcuni mesi, Claudio poi si ammala di tumore nel novembre 2002 e muore nel novembre 2003. 

 

 

 

 

Il concetto di distorsione temporale.

nella foto: Roberto a Sydney - il ponte sullo sfondo - gennaio 2000

Roberto decide poi di analizzare in dettaglio i concetti elettrici di un sistema audio al completo partendo dal diffusore acustico e verifica che esiste un problema ben radicato che distrugge la veridicita' del messaggio musicale. Questo si basa su tutti gli anelli di controreazione implementati. Ne fa un'analogia con i sistemi di controllo da lui progettati e studiati anni prima nei sistemi di controllo di motori. Da questa esperienza scrive le white papers (in italiano) dove spiega il concetto di DISTORSIONE TEMPORALE che affligge tutti i sistemi audio controreazionati partendo dall'uscita ed arrivando fino alla sorgente. Lo verifica con le conoscenze apprese nel campo della automazione industriale e sperimenta solo per avere conferme utilizzando diverse metodologie acquisite con l'esperienza nei vari campi. Nel 2002 riesce finalmente ad intervenire sul proprio CD Player togliendo la controreazione sugli stadi di uscita. Un'altra conferma del concetto "sistema" si delinea. Si sofferma un po' piu' a lungo sulle metodologie di conversione del segnale da Digitale ad Analogico cercando di capire il perche' di alcune tecniche di conversione meglio suonanti di altre. Sperimenta diverse tecniche di conversione. Dopo aver sperimentato numerose tipologie circuitali senza controreazione, realizza per se' il  circuito di uscita del lettore CD in modalita'  a FET in Single Ended senza controreazione neppure locale con trasformatori di uscita applicandolo ad un DAC PCM. Il circuito ascoltato da diverse persone inizia ad essere richiesto.

Il filtro a Fase Zero e la direttivita' costante

Dall'esperienza degli ascolti in sala audio, passa da una configurazione minimale del filtro sulla tromba a quella di un 24 dB/ottava spostando l'incrocio acustico il piu' in alto possibile. Ridisegna velocemente il fungo rifasatore frontale ed ottiene una risposta del WF fino a circa 9,5 KHz. Gli ottimi risultati ottenuti confermano giusta l'idea di adottare la stessa pendenza del WF sull'incrocio acustico cercando di progettare un filtro a FASE ZERO che non avrebbe intaccato piu' di tanto l'aspetto temporale del sistema sulla risposta all'impulso. Unico neo (se così si puo' chiamare) a queste frequenze la posizione della tromba diventa piu' millimetrica, ma e' regolabile avanti/indietro gia' da progetto, per cui il problema non sussiste, anzi si puo' correggere pure l'incrocio acustico quando il WF, dopo un lungo utilizzo, allarghera' la sua risposta in frequenza sia in alto che in basso.

La fase e' tale che anche ad un'inversione elettrica del tweeter non si sente differenza (sperimentato su ascoltatori che si sono prodigati nella prova, cosa che invece non succede in tutti gli altri casi e con tutti gli altri ordini di filtro) dato che la piccola modifica di risposta in ampiezza puo' essere facilmente corretta spostando di qualche millimetro la tromba e la modesta variazione della fase acustica  nella zona di incrocio non e' facilmente udibile all'orecchio. La fase di 360° ritorna a 0°. La scena sonora rimane pressoche' inalterata. La tromba e' sempre e comunque connessa con fase elettrica uguale al Woofer.

Nel 2002 mette finalmente a punto la TROMBA MIRANDA a direttivita' costante, lasciata nel dimenticatoio per anni dopo averne iniziato lo studio con Majandi e l'adotta nella sala audio. Ne esegue poi modelli di tipo diverso per tutti i suoi diffusori, migliorando l'emissione in fase alle frequenze alte. La fase di emissione del segnale, in pratica rimane costante nell'intervallo dell'emissione.

Il modello Paula e  le LAURA MKII

Mette a punto il modello semplificato da pavimento in bass reflex convogliato  PAULA, che dedica questa volta alla moglie, che lo segue nella vita e nella sua crescita a volte molto difficile da comprendere dall'esterno. Dallo studio di questo apporta delle modifiche sostanziali al progetto interno della tromba ripiegata del modello Laura (che diventa MKII) per ottenere il miglior adattamento driver/ambiente, senza farsi condizionare ancora una volta da tutto cio' che veniva riportato sui manuali di calcolo e dai testi sacri che prendono in considerazione i parametri dell'altoparlante, i volumi e i rapporti di compressione. La "progettazione" se così si puo' chiamare viene fatta questa volta a "vista" ed a "tatto", utilizzando tutte le Conoscenze alternative disponibili.

Il risultato acustico supera le speranze, semplicemente per il fatto che i testi appunto non tengono conto del sistema completo, ma solo di "pezzi di sistema" (in questo caso o solo il basso, o solo il medio, o solo gli alti), ritrovando infatti sul mercato dei diffusori full range o troppo compressi sui medi o con pochi bassi o che non suonano gli alti ecc.... Roberto voleva che il suo quasi-Full Range lavorasse al meglio a qualsiasi frequenza, senza per questo avere reattivita' verso l'ambiente (per il massimo trasferimento del segnale), verso il diffusore stesso (per non essere compresso nella zona media e medio-alta) e verso l'amplificatore per diminuire al minimo l'energia rimandata indietro, senza per questo cambiare la volumetria del mobile. Le misure confermano poi i risultati su tutto lo spettro ed il suono si rivela al massimo possibile considerato il limite del sistema stesso dovuto alle volumetrie ridotte per una tromba.  Il risultato e' comunque di molto superiore al modello MKI praticamente identico visto dall'esterno.

Il preamplificatore Phono Rubina (vedi recensione di VideoHifi)

Verso la fine del 2003 Roberto decide di utilizzare il circuito a FET della sua modifica CDP per realizzarsi un preamplificatore Phono, al fine di rispolverare il vecchio Thorens TD 160, ormai pieno di ragnatele, dato che tutti quelli provati nel frattempo non erano risultati idonei alle grandi capacita' soniche della sala audio, ma neppure ormai alle singole Laura MKII utilizzate normalmente con l'AL1 di Chiomenti in unione ai cavi RD. In una quindicina di giorni realizza il pre-phono RUBINA con due stadi a FET in cascata che NON utilizzano circuitazioni attive come carico di drain (normalmente usate per aumentare il guadagno e diminuire l'impedenza di uscita  e ridurne la distorsione armonica dello stadio stesso). Roberto ormai reputa che anche queste circuitazioni introducano distorsione di intermodulazione dinamica e temporale e non siano adatti per la riproduzione. La scelta e' ancora una volta vincente. Studia appositamente i cavi di segnale per bassi livelli a bassa impedenza per la sua MC. Il giradischi con la testina ORTOPHON MC 20, dopo anni ed anni ritorna al suo posto e  per la prima volta suona senza i trasformatori di step-up Ortophon (che gli davano problemi di rumore di fondo), ma con i suoi interni. Adotta i trasformatori pure per l'accoppiamento in uscita. Data la mancanza di controreazione la RIAA e' di conseguenza passiva. L'amplificazione elevata oltre i 70 dB non introduce rumori di fondo ed i fruscii dovuti agli stadi di amplificazione sono contenutissimi. Il pre ha la possibilita' di entrare direttamente in un finale di potenza tramite un solo potenziometro a bassa impedenza. Il Rubina risulta così silenziosissimo se utilizzato da solo verso il finale se non lo si fa entrare prima in un'altro stadio di guadagno di un pre (chiaramente inutile oltre che dannoso). Si passa poi alla sperimentazione a disco bagnato. Roberto sperimenta anche un liquido con carico elettromagnetico derivato dagli studi delle acque terapeutiche. Il suono non e' descrivibile. L'LP finalmente risupera di gran lunga anche il lettore CDP modificato con DAC PCM. Si possono così riascoltare i vecchi LP. Le due sorgenti si alternano a secondo dei brani, degli strumenti da riprodurre e della bonta' dell'incisione di entrambi e... dei dischi a disposizione. Un TASCAM 8 piste a bobina da mezzo pollice intanto attende di essere utilizzato nella saletta attigua. Il DVD lo usa per vedere (e suonare insieme a) concerti dal vivo in sala (ora AUDIO/VIDEO), avendo gia' modificato tutti gli stadi di uscita del lettore DVD. Ha realizzato un "PRE" a 5 ingressi buffer+trasformatori (per girare con basse impedenze) con 2 potenziometri motorizzati a 3 sezioni verso la stereofonia bi-amp+SUB+centrale o la pentafonia. Introduce il concetto di STEREOFONIA TRIDIMENSIONALE.

Gli amplificatori a stato solido BLU EYES e l'AMPLIFICATORE VERO e AMPLIFICATORE QUANTICO con trasformatori a risonanza QUANTICA

Verso la fine del 2004 Roberto introduce l'amplificatore a stato solido in modalita' Single ENDED totale, senza controreazione alcuna, in classe A pura, introducendo la tecnologia da lui studiata della CLASSE A DINAMICA ottenendo cio' che si era sempre prefissato e cioe' ottenere un amplificatore a transistor che nulla avesse di tutto cio' che era stato proposto sul mercato fino ad allora, ma avesse tutte le caratteristiche di suono elegante, armonioso e mai stancante di un TRIODO ad accensione diretta di alto lignaggio, senza l'incombenza della Classe A fissa applicata al Single ENDED raggiungendo dei rendimenti di conversione di molto superiori al 60% (< 25% in classe A fissa), con l'attributo di un ottima potenza e dinamica mai raggiunta finora da un qualsiasi  amplificatore in Push Pull controreazionato.  Li prova nella sua sala audio e la decisione di disfarsi di tutto il sistema valvolare fino ad allora utilizzato diventa un tutt'uno. Ad oggi, 6 amplificatori Blu EYES modello BE 50 (50 watt/ch) alimentano i 22 diffusori LAURA in modalita' STEREOFONICA tridimensionale nella sua sala. L'amplificatore in pratica riproduce pari pari la tipologia classica dei valvolari, essendo dotato di un solo transistor ad effetto di campo che amplifica in tensione, un trasformatore di interstadio appositamente studiato e due transistor in Single Ended a giunzione che pilotano in controfase un trasformatore di uscita che da' la possibilita' di innumerevoli predisposizioni di adattamento verso il diffusore. Nell'ottobre 2009 per eliminare la distorsione introdotta dai dispositivi attivi in tensione, comunemente utilizzati in tutti gli amplificatori (tubi, transistor, MOSFET, FET ecc.) inventa l' AMPLIFICATORE VERO, unico amplificatore al mondo che amplifica in tensione tramite trasformatori con regolazione dello smorzamento acustico non casuale, nell'ottobre 2010 inventa e realizza un ACCELERATORE DI PARTICELLE per flussi dati digitali da connettere al lettore di Compact Disk, che ha la funzione di recuperare informazioni relative al flusso dati stesso, ma in esso NON CONTENUTE, ricavate dal CAMPO UNICO UNIVERSALE. Da questa scoperta sintetizza l'equazione della relativita' ristretta di Albert Einstein (E= mc2) e formula l'EQUAZIONE UNIVERSALE che mette insieme la generazione di tutti gli universi e risistema la sua sala audio progettando l' AMPLIFICATORE QUANTICO ed il PREFONO QUANTICO con trasformatori a risonanza QUANTICA.

 

Oggi (2004)

Ad oggi (2004) Roberto si occupa di qualsiasi scienza o argomento possa essere di aiuto alla propria crescita nel raggiungimento finale dell'Equilibrio Universale. Ha tanti amici che nel corso della vita ruotano continuamente intorno a lui ed altri nuovi che si alternano. E' disponibile ad ascoltare le richieste delle persone che lo contattano sia per problemi audio che personali mettendo a disposizione, a chiunque lo voglia accogliere, la conoscenza ed i principi a sua disposizione. Se puo' lo fa gratuitamente. Non fa della sua conoscenza un luogo di potere. Pur essendo cattolico professante, si ritiene "multi-religioso" ed abbraccia tutte le religioni per la ricerca di un ecumenismo totale. Si approccia a qualsiasi filosofia o "scienza alternativa" senza nessun preconcetto, anche se ormai sa che l'uomo si illude nella ricerca continua. Non si cura della vendita dei suoi prodotti, ma solo del suono dei suoi sistemi audio che ha "creato" nel corso degli anni per la sua musica: la sua vita. Suona la chitarra e da un po' di anni si dedica alla batteria ed in modo particolare al pianoforte che ormai riaccorda da solo quando necessario. I suoi maestri di vita sono Gesu' Cristo e George Harrison nella musica.  Ringrazia il Creatore per averlo fatto come e',  per tutto quello che ha ricevuto, per le persone che Questi gli ha fatto incontrare nel corso del suo cammino di vita e che lo hanno aiutato a crescere. Nel campo audio ringrazia in modo particolare l'ing. Prato, l'ing. Majandi, l'ing. Luca Chiomenti, Silvio Delfino, Silvano Landonio e Ken Ishiwata che con la loro competenza e sensibilita' lo hanno aiutato in questo campo, ed alcuni dei quali sono stati a lui vicini nell'affrontare seri problemi di vita. Nell'ottobre 2002 ha lasciato un testamento spirituale appeso nell'ingresso di casa dedicato alle figlie e alla moglie che gli sono continuamente vicine, in cui vengono trasmessi tutti i concetti dell'Amore Universale ricevuto negli ultimi anni. Si estranea dal sapere umano utilizzato per lo sfruttamento di massa, dalle mode, dai miti, dalla politica, dalle manifestazioni di qualsiasi tipo, dalle informazioni di massa a scopo di lucro e di sottomissione dell'individuo e dalle Mailing List. E' ormai convinto che nessuna politica o religione o discussione potra' cambiare il modo di pensare e di operare delle persone così come pure salvare il pianeta semplicemente perche' partono da un concetto paradossale di fase opposta all'espansione Universale: la pretesa che siano gli altri a cambiare. Adotta il comportamento di essere disponibile verso chi glielo richiede, se questo non e' a fini di lucro o di sfruttamento verso se' o verso gli altri. Non chiede nulla, perche' sa che cio' di cui ha bisogno gli viene dato nel momento piu' opportuno. E gli arriva. Non fornisce piu' soluzioni ai problemi altrui, e solo se richiestogli, indica cio' che lui vede come possibile soluzione  lasciando aperta la via della scelta. In questo modo solamente reputa che la vita degli uomini possa cambiare. Ed e' cambiata...

E' cambiata la sua..... ottima cosa ma

2012 - Medjugorje - la vita ricambia quando meno te lo aspetti, e come mai avresti pensato ed i miracoli li fa solo Gesù Cristo Dio.

 

Riferimenti:

Lettere a Roberto Delle Curti

Lettere aperte ai cristiani (e non)

Dott.sa: Barbara Ann Brennan: http://www.barbarabrennan.com

Redco Telematica: www.redco.it

Vega Test: http://www.vegatest.com/

Dott. Reinhold Voll: vedi per  esempio http://www.procaduceo.org/it_home/struindx/eav.htm

 

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